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Corsica

Tarra di Sognu - Vin de France - Bianco - 2023

Caratteristiche

Paese/Regione: Corso

Annata: 2023

Denominazione: Vin de France

Vitigno: Assemblaggio di vermentinu, carcaghjolu biancu, genovese, rimenese

Alcool: 14 % vol.

Colore: Bianco

Capacità: 75 cl

Ricompense

Tenuta valutata 3 stelle nella Guide des Meilleurs Vins de France 2024

Vino:

Raro ed eccezionale. Il Tarra di Sognu Bianco 2022 riunisce vitigni endemici dell'isola, rimenese, bianco gentile, carcajolu biancu, genovese e l’85% di vermentinu, piantati sull'esclusivo altopiano argilloso-calcareo vicino a Bonifacio. La freschezza e la finezza lo contraddistinguono. La straordinaria complessità e l’ampiezza ne fanno un bianco eccezionale, invecchiato per sei mesi sulle fecce in botti senza legno nuovo, offre un'energia fenomenale. Soprattutto un vino gastronomico, distinto e vivace, che si abbinerà bene ad un carpaccio di vitello speziato o ad un cappone arrosto.

Vinificazione:

Vendemmia manuale. Vinificazione delicata e naturale. Affinamento da 6 a 8 mesi in foudre da 34 hl e demi-muid.

Vino certificato biologico e biodinamico.

Occhio:

Giallo dorato brillante.

Naso:

Complesso e puro con aromi floreali, esaltate da note legnose.

Bocca:

Vino di uno finezza e freschezza straordinarie, rivela una bella ampiezza e un'energia eccezionale.

Temperatura:

Servire tra 10 e 12°.

Abbinamento cibo e vino:

Carpaccio di vitello alle spezie e olio di nocciola, tartare di ricci di mare e avocado, gallinella di mare al forno.

Maturazione:

Entro il 2030

Ai vertici della viticoltura francese troviamo Yves Canarelli, uno dei viticoltori corsi più talentuosi del paese. Dal 1997 questo perfezionista della vigna non fa che migliorarsi e oggi coltiva biodinamicamente più di trenta ettari nei settori di Figari e Bonifacio, rilanciando una quarantina di varietà di vitigni endemici.

Nel 2010 si è lanciato in un nuovo progetto in collaborazione con il sommelier Patrick Fioramonti. Nasce così Tarra di Sognu, un fazzoletto di cinque ettari sul settore calcareo di Bonifacio. Il vino, prodotto dal 2016, conferma la nascita di un Premier Grand Cru corso, con una tensione minerale impossibile da trovare altrove sull'isola. Biodinamica, lieviti indigeni, grappoli interi, vitigni autoctoni, affinamento in botti: tutto converge verso l'eccellenza.